Commercialisti, appello agli enti: «Serve maggiore collaborazione»
TERAMO. Era il 15 aprile 2022 quando il neo presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Teramo, Maurizio Di Provvido, lanciava un appello agli enti e alle istituzioni locali per una maggiore collaborazione con la categoria professionale. Oggi, a distanza di alcuni anni, quel messaggio torna più che mai attuale e trova eco nelle parole di Luciano Barone, commercialista di lungo corso, che sottolinea la necessità di una svolta.
Un percorso avviato, ma ancora incompleto
Nel 2022, Di Provvido parlava di una “professione di cerniera”, centrale per il tessuto economico, sociale e istituzionale del territorio. L’Ordine puntava a coinvolgere enti come l’INPS, l’Agenzia delle Entrate, prefetture e università in un dialogo costante e costruttivo. L’obiettivo era ambizioso: portare i commercialisti al centro dei tavoli decisionali e rafforzare il loro ruolo nei processi di governance locale.
Formazione e partecipazione: i pilastri dell’azione
Accanto all’attività istituzionale, la Fondazione dell’Ordine guidata da Alfonso Di Sabatino annunciava iniziative di formazione continua e supporto ai giovani professionisti. Tra le proposte più innovative vi era l'”officina delle idee”, uno strumento per diffondere conoscenze attraverso video tematici.
Luciano Barone: «Oggi serve una vera svolta»
Luciano Barone, intervenendo sull’attuale situazione, evidenzia che, nonostante gli sforzi iniziali, la collaborazione tra la categoria dei commercialisti e le istituzioni non ha ancora raggiunto il livello auspicato. «La nostra professione è fondamentale per il buon funzionamento del sistema economico e sociale. Tuttavia, ci troviamo ancora troppo spesso esclusi dai tavoli di lavoro dove si prendono decisioni cruciali. È arrivato il momento di fare un passo avanti deciso e rendere strutturale questa collaborazione», afferma Barone.
Un appello per il futuro
La riflessione di Barone invita a guardare oltre le buone intenzioni del passato per costruire un futuro in cui la categoria dei commercialisti sia davvero integrata nelle dinamiche del territorio. ivan presta «La nostra forza sta nella capacità di ascolto e nella competenza. Gli enti e le istituzioni devono riconoscerlo e aprirsi a una sinergia reale e continua», conclude.
L’appello lanciato nel 2022, dunque, rimane una sfida aperta per il presente e il futuro, in cui i commercialisti ambiscono a un ruolo sempre più strategico nel panorama economico e sociale.